26 Mar Gratuità e moventi ideali come punto di svolta per un’economia più produttiva e umana.
Il pubblico di Villa Sora ha accolto venerdì 23 marzo sera Alessandra Smerilli, l’esperto del ministero del lavoro e delle politiche sociali (Consiglio Nazionale del Terzo Settore). La brillante suor Alessandra, (professoressa di economia politica PFSE-Auxilium, comitato etico banca etica, scuola di economia civile), ha guidato la discussione sul rapporto tra giovani, famiglia e denaro. Dopo una breve disamina dei relatori (docenti di Villa Sora) sulla situazione attuale delle famiglie e sul binomio denaro-tecnica, che oggi si impone come unica visione valoriale del mondo, rendendo impossibile anche una sana trasmissione intergenerazionale del senso del denaro, suor Alessandra è entrata subito nel vivo del dibattito. La personalità della salesiana, conosciuta al livello nazionale e da poco ospite della trasmissione “di martedì” a La7, ha dato risposte concrete e aumentato la percezione dell’importanza del tema e del ruolo della famiglia. Il denaro è la chiave nei processi di crescita, formazione dell’identità e accesso ai ruoli adulti, consente la negoziazione dell’autonomia gestionale e dell’indipendenza rispetto alla famiglia, si riflette nel rapporto tra coetanei. Questo strumento però è diventato la misura non solo per valutare gli oggetti, ma anche l’uomo. La percezione del denaro è cambiata negli adolescenti della generazione Z. I soldi escono dal muro attraverso il bancomat e la Rete ci consente di comprare con pochi click. Nasce una nuova relazione quotidiana con il denaro, che presenta molti aspetti positivi, ma anche alcune incognite perché i giovani si troveranno a gestire molto più dei loro genitori il denaro digitale e dovranno sempre più saper cogliere le opportunità e affrontarne i rischi. Il denaro è oggi pervasivo, immateriale, tanto da sembrare l’unica dimensione nella quale vivere e su cui concentrare i propri sforzi. È in atto una inversione pericolosa tra mezzi (denaro) e fini (umanità e persone) e tuttavia la famiglia è ancora la chiave per uscirne, perché è la famiglia il centro della comunicazione sul tema tra le generazioni (dato OCSE-Pisa educazione finanziaria 2015). Trasmettere ai giovani modelli di gestione del denaro responsabili e consapevoli che abbiano alla base la persona, per i genitori significa accettare spesso il conflitto educativo, un rischio che vale la pena correre per instaurare buone abitudini.
Insegnare il valore della gratuità e dignità di un lavoro (che indica la strada di un ritorno a ciò che il lavoro è veramente, cioè identità, libertà e relazione con la natura e con l’altro), del risparmio, dei “moventi ideali”, cioè i valori umani è urgente e necessario. Proprio sulle “organizzazioni a movente ideale” Alessandra Smerilli ha scritto molto, confrontandosi con il vento di rinnovamento che proviene dagli economisti indiani. Questo tipo di moventi, bisogno naturale di ciascuno, sono oggi coperti da un’unica costante innaturale del sistema economico, quello del denaro come semplice “rinforzo positivo” di ogni attività. La conseguenza è l’identificazione, nei giovani, del denaro con le relazioni umane, anche quelle affettive e già in tenera età. Nel lungo periodo questa associazione, oltre a impoverire pericolosamente l’uomo, finisce per deprimere l’economia generando paradossi insospettabili. Il dibattito, partecipato ed emozionante fino alla fine, ha messo al centro del tema la famiglia ma anche la scuola. Villa Sora (che già da parecchi anni ha un indirizzo liceale dedicato alle scienze umane, all’economia e al diritto), oltre a proporre eventi come quello del 23 marzo, dà corso al suo dna sforzandosi quotidianamente di calare i ragazzi nella dimensione potente e rivoluzionaria del dono.
Appuntamento ad aprile con “i tanti volti dell’umano”, con la vita serale e gli eventi della scuola. Villa Sora terrà aggiornato il suo pubblico tramite i social ed il sito istituzionale.