Savio Club al Sacro Cuore

Savio Club al Sacro Cuore

 

Un SACRO CUORE di SAVIO CLUB

Visita alle camerette di don Bosco a Roma

Questo è un venerdì speciale per il gruppo del Savio Club di Villa Sora, che come ogni venerdì si incontra per svolgere la propria attività. È un incontro speciale perché si svolgerà a Roma al fine di visitare le camerette di don Bosco nella casa salesiana del Sacro Cuore, vicino alla stazione Termini.
Non abbiamo scelto una delle giornate migliori dal punto di vista del meteo, ma neanche la pioggia può fermare gli amici di Domenico Savio che, accompagnati dal professor Colonna, dal salesiano Luca e da altri due animatori del liceo, raggiungono col treno una piovosa Roma per entrare immediatamente nella Basilica del Sacro Cuore dove ci aspetta il salesiano coadiutore che ci guiderà in maniera splendida e gioiosa nei luoghi in cui è vissuto don Bosco a Roma.
Dapprima ci soffermiamo di fronte all’altare di Maria Ausiliatrice dove Cosimo ci ricorda che don Bosco, nel 16 maggio 1887, celebrò la sua prima e ultima messa nella basilica costruita con molta fatica per volere del papa Leone XIII.
Guidati sempre con maestria e simpatia da parte di Cosimo, passando per la sacrestia, l’ingresso ufficiale alle camerette, dopo aver calpestato gli stessi scalini che fece don Bosco, siamo arrivati alla cameretta che ospitava il santo nel 1887.
Il signor Cosimo, prima di salire, ci ha largamente spiegato lo stato di salute precario in cui viveva don Bosco in quegli anni e abbiamo scoperto che gli stessi scalini che abbiamo percorso in poco più di 30 secondi, don Bosco, in quelle condizioni in cui si trovava nel 1887, impiegava non meno di un’ora accompagnato da un’altra persona.
Eccoci allora nella cameretta di don Bosco dove si trovano ancora il letto, l’altare dove celebrava messa, l’inginocchiatoio, il divano e la scrivania originale. Il signor Cosimo ci allieta con altri fattarelli edificanti che sono accaduti in quella stanza, tra cui la guarigione di un sordomuto e del braccio di una signora. Quello che più ha affascinato i ragazzi è la storia del copriletto che gli è stato donato da una famiglia francese: un copriletto interamente fatto all’uncinetto fatto con un criterio che riporta fino ad alcuni versetti della sacra scrittura.
I ragazzi sono stati attentissimi e si sono lasciati prendere fin dall’inizio dalle belle parole e dall’effervescenza della guida. D’altronde un santo come don Bosco affascina le persone di ogni età, è davvero un santo per tutti e specialmente per i giovani poveri. I ragazzi sono tornati felici a scuola e vogliosi di una nuova gita alla scoperta di altre cose belle e di divertimento, dove al Savio Club non manca mai!!