Sulle tracce di Gregorio XIII (da www.ecodivillasora.it)

Sulle tracce di Gregorio XIII (da www.ecodivillasora.it)

Dopo aver salutato “Villa Sora” nel maggio scorso il celebre dipinto di Gregorio XIII ad opera di Scipione Pulzone ha raggiunto il territorio giapponese dove è stato esposto dal 22 aprile al museo Kobe e apprezzato da oltre 200.000 visitatori. Alla cerimonia d’inaugurazione era presente il Direttore della Galleria degli Uffizi, Eike Schmidt.

Dal 28 luglio la presenza presso l’Aomori Museum of Art ha registrato un’affluenza di 400.000 persone, dopo l’apertura della mostra che ha visto l’eccezionale partecipazione dell’ambasciatore d’Italia in Giappone, Giuseppe Starace e consorte.

Dal 19 settembre è presso il Tokyo Fuji Art Museum e fino al 3 dicembre sarà presente per tutti i visitatori interessati ad un’iniziativa celebrativa dei rapporti tra la cultura italiana e la cultura del sol levante che fonda le sue radici più di 430 anni fa.

Visitatori e cultori d’arte hanno apprezzato, tra i diversi pezzi d’arte del percorso museale, il ritratto di Scipione Pulzone, per la bellezza della realizzazione pittorica cui si aggiunge il singolare artificio della tecnica di un quadro nel quadro. Proprio il ritratto di Gregorio XIII anima l’interesse di chi attraversa l’itinerario proposto dalla mostra, essendo il Papa che ha accolto i quattro ambasciatori giapponesi da cui prende vita la presente iniziativa culturale.

L’esposizione è stata realizzata grazie al lavoro di coordinamento e raccordo svolto dall’Istituto salesiano “Villa Sora” e l’Istituto regionale per le ville Tuscolane (I.R.Vi.T), che ha curato la richiesta e l’iter burocratico per l’ottenimento delle varie autorizzazioni dalla competente Soprintendenza del MIBACT, l’interessamento del comune di Frascati e l’Accordo di donazione e cooperazione culturale a lungo termine stipulato a giugno del 2012 con il ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo.

Ad accompagnare il quadro ci sono due delle opere emblematiche per il progetto in corso: il ritratto di Bia de’ Medici del Bronzino in prestito dagli Uffizi di Firenze e per la prima volta esposto fuori dall’Italia e il ritratto di Ito Mansho dipinto da Domenico Tintoretto nel 1585.

La mostra intitolata ‘Sol levante nel Rinascimento italiano’ che ha come obiettivo principale quello di fare memoria del celebre viaggio intrapreso dai quattro giovani ambasciatori nella scoperta del rinascimento italiano della seconda metà del XVI secolo, si fa portavoce di uno scambio culturale di più ampia prospettiva; si offre al pubblico uno sguardo alla bellezza e alla magnificenza dell’arte rinascimentale, grazie alla preziosità e all’importanza delle opere, considerate tra le massime espressioni della cultura dell’epoca.

Potrà essere questa un’occasione non solo per guardare l’arte italiana del Rinascimento attraverso gli occhi dei quattro giovani, ma per creare nuove prospettive di scambi interculturali tra il nostro paese e il Paese del Sol Levante.